Terlizzi: un nuovo corso?

Fresco di nomina da parte del vescovo, Pino Cannarozzo è il nuovo Presidente del Comitato Feste Patronali. Lo abbiamo incontrato per fargli due domande riguardo i suoi piani…

Salve sig. Cannarozzo, colgo l’occasione per congratularmi per la sua nomina. Quali sono state le sue sensazioni non appena saputa la notizia?
Sicuramente la prima sensazione è stata di gratitudine sia verso il vescovo sia con don Michele Cipriani. All’inizio la notizia mi ha spiazzato, ho avuto bisogno di tempo per decidere, i problemi derivanti da questo impegno sono notevoli e onerosi, ma la devozione e la voglia di fare qualcosa di nuovo per la comunità mi ha spinto ad accettare.
Cosa ci può dire della creazione dell’associazione?
Il nome completo è “Associazione Festa Maggiore Maria SS di Sovereto, comitato feste patronali” è nato quest’anno con lo scopo di promuovere la festa non solo nell’ambito comunale, di cercare di coinvolgere direttamente tutti i terlizzesi che alla fine sono i destinatari e i fruitori della festa. L’associazione è un ente giuridico, regolarmente registrata dal notaio al fine di garantire la trasparenza economica a tutti, ci tengo a ricordare che ogni festa si regge esclusivamente dalle oblazioni dei fedeli, non c’è nessun tipo di speculazione.
È in quest’ottica di coinvolgimento cittadino che ha deciso di distribuire in queste domeniche il questionario?
Esattamente. Ci tengo a far partecipare tutti i terlizzesi, a conoscere i loro pareri per rendere la festa gradevole a tutti, e devo dire che la partecipazione all’iniziativa è stata positiva.
Passando più nello specifico, qual è il programma della festa?
Naturalmente posso solo anticipare le linee guida. Per la settimana di festa ad Aprile il carattere sarà prevalentemente religioso. Interverranno il vescovo o altre autorità a tenere incontri religiosi di tematiche mariane; il 16 Aprile con l’Associazione Cattolica verrà recitato il rosario in P.zza Cavour
Sul piano “profano”?
Nelle giornate di sabato e domenica verranno realizzati dei percorsi eno-gastronomici finalizzati alla valorizzazione dei prodotti tipici, puntando soprattutto sulla visibilità del nostro maggior vanto: i fiori. Per dirne altri il 20 si terrà una partita di calcio tra gli attori di Mudù e alcune vecchie glorie del Terlizzi oppure un incontro al Parco Comunale per degustazione di carni e vini: cercheremo di coinvolgere i commercianti terlizzesi, alla fine è pubblicità. Non voglio obbligare nessuno a partecipare, si tratta di un rapporto di scambio reciproco dove ci “guadagnano” entrambi
E sul piano culturale?
Abbiamo organizzato un concorso fra artisti che reinterpreteranno il logo dell’associazione e verranno poi installati su 30 pali distribuiti lungo il percorso che porta a Sovereto. Inoltre organizzeremo una mostra nella cappella della Madonna di Sovereto in Cattedrale coi dipinti di raffigurazione mariana tristemente abbandonati nel Museo della Civiltà Contadina, senza dimenticare il palio col corteo storico e la fiera di S. Marco il 23 aprile.
E poi?
L’importante è non creare vuoti, manifestazioni che si esauriscano nelle 2 settimane di festa, per questo stiamo coinvolgendo i gruppi teatrali, le realtà locali per creare un periodo continuo di festa che soddisfi tutti dai giovani ai non più giovani, che spinga a far venire gente da fuori
E quindi arriviamo ad Agosto
Si, la parola d’ordine diviene COINVOLGIMENTO. È sicuramente importante coinvolgere la cittadinanza, alla fine è la loro festa, ma anche i forestieri: bisognerà creare quindi una serie di incentivi che vanno dall’ordine logistico (ogni anno trovare un parcheggio è un impresa) alla godibilità della festa creando percorsi che stimolino il turista a rimanere, a fare un giro e non rimanere solo il tempo per vedere il carro. A mio parere la riqualificazione della festa Maggiore coincide con una riqualificazione dell’immagine di Terlizzi
Come è possibile fare ciò?
Nell’unico modo possibile: aumentare la visibilità. Per l’occasione stiamo contrattando con emittenti televisive regionali (non solo in ottica pubblicitaria) e non solo. Sarà un’estate in cui il nome Terlizzi balzerà spesso agli occhi e alle orecchie.
Per concludere, ha un messaggio per i terlizzesi?
L’associazione è un mezzo per permettere il pieno coinvolgimento dei terlizzesi, è il biglietto da visita di un nuovo corso. Se ci sarà da criticare sarà giusto farlo ma solo a fine operato.
Domenico Tumolo

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2 commenti su “Terlizzi: un nuovo corso?”

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