La Municipale Balcanica omaggia Terlizzi con una festa nella Festa

Il gruppo musicale in anteprima con il nuovo album a Terlizzi il 4 agosto in Largo Lago Dentro Presentare il loro secondo album musicale, omaggiare la città di Terlizzi, fare un atto di devozione alla Madonna di Sovereto, farsi conoscere davanti a tutta la cittadinanza in un “grande” contesto: sono queste le motivazioni che hanno spinto il gruppo musicale della “Municipale Balcanica” a suonare a Terlizzi il 4 agosto – in Largo Lago Dentro – in occasione della Festa Maggiore.
Nata nel 2005, nei suoi quattro anni di attività la band si è esibita in oltre 300 concerti in tutta Italia e in tutta Europa: Francia, Germania, Bulgaria, Olanda sono solo alcune delle mete europee di una band che oggi incide il suo secondo album “Road to Damascus”, con 11 brani contenuti nel cd, una bonus track e 2 remix: balcanico ensemble di sonorità rock e mediorientali, pezzi allegri e pezzi malinconici, temi tragici e zingareschi; il tutto reso con l’apporto inedito di 4 nuovi musicisti.
Siamo andati ad intervistarli: in dieci domande aspirazioni, attese, sonorità e riflessioni della Municipale Balacanica.

Parliamo del nuovo album “Road to Damascus”: perché questo titolo?

E’ il titolo di una canzone ivi contenute, da cui abbiamo quindi tratto il nome dell’album stesso. La “via di Damasco” fa pensare ad un’illuminazione, ad un cambiamento, nel trovare la giusta strada verso qualcosa.

Verso cosa?

Questo disco può interpretarsi come un viaggio simbolico nel Mediterraneo: dalla Puglia all’Adriatico, dai Balcani al Medio Oriente, in paesi come Israele, Libano, Iraq. Diventa quindi un viaggio illuminato da ogni singola tappa geografica e metaforica.

Su quali temi si incentra “Road to Damascus”?

I temi sono tanti e variegati come la tragedia dei migranti che partono per mete lontane e che muoiono in incidenti in mare, la guerra in Iraq, lo sfruttamento e la violenza sugli animali nei circhi; la festa intesa in senso “zingaresco” come ballate di gruppo e suonate collettive.

Veniamo all’aspetto più tecnico: cosa cambia – musicalmente parlando – rispetto al primo album “Foua”?

Rispetto a “Foua” c’è una variatio negli strumenti e nelle sonorità: abbiamo inserito molti nuovi strumenti al punto che ciascuno di noi è arrivato a suonarne almeno due o tre e sono confluite sonorità più rock, dando più spazio ad esempio alla chitarra elettrica nei brani.

Queste non sono però le uniche novità: ci sono stati anche cambiamenti nel vostro organico..

Certo: agli 8 componenti di base del gruppo si sono aggiunti Giuseppe Volpe, fisarmonica degli Omphalos, Giuseppe Dantes, Alessandro Paparella, con il mandolino e infine Francesco Moneti.

Il violino dei Modena City Rambles?

Si, lui. Ci siamo conosciuti nel 2005 e da allora è iniziato un rapporto di amicizia personale e professionale tra di noi. Abbiamo suonato spesso insieme e oggi entra ufficialmente a far parte anche del nostro gruppo, incidendo con noi questo cd, suonando violino, chitarra elettrica e chitarra saracena.

“Road to Damascus” è forse frutto di una vostra maturità musicale più definita?

Certo, abbiamo preso la nostra strada e in questo disco abbiamo anche sperimentato la composizione collettiva: ogni pezzo è nato non dall’apporto del singolo musicista che ha scritto il pezzo e lo ha successivamente proposto agli altri, ma dalla contributo di tutti e insieme nello stesso tempo.

Municipale Balcanica il 4 agosto a Terlizzi: come mai avete deciso di presentare ufficialmente il vostro secondo disco a Terlizzi?

Volevamo presentare questo disco nella nostra città, nel contesto più solenne e speciale possibile, così da far conoscere a tutti i terlizzesi il nostro gruppo e le nostre sonorità. Abbiamo così voluto fare un omaggio alla città, con un atto di devozione verso la Madonna di Sovereto, dato che non abbiamo chiesto alcun pagamento.

Qual è stata la risposta del Comitato Feste Patronali?

Molto positiva: forse è la prima volta che il Comitato di Terlizzi si apre a manifestazioni di questo tipo, dando prova di grande apertura – come anche emerge dall’inedita realizzazione del sito internet www.festamaggiore.eu .

Vi sentite adombrati dalla presenza di Battiti Live – che suonerà il giorno seguente al vostro concerto – o siete invece onorati di questo accostamento?

Battiti Live è sicuramente un grande evento, con una grande macchina organizzativa alle spalle. Siamo contenti di poter arricchire con il nostro contributo questa Festa, per di più esibendoci il lunedì, che è il giorno tradizionalmente dedicato al grande concerto.

Avete altri proposte da fare al Comitato?

Volentieri ci metteremo in futuro a disposizione del Comitato.

Telegramma sul vostro concerto terlizzese.

E’ un atto d’amore alla città. Una festa nella Festa.

ioNicolò Marino Ceci

Per maggiori info:
www.municipalebalcanica.it

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8 commenti su “La Municipale Balcanica omaggia Terlizzi con una festa nella Festa”

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