DAL PRESENZIALISMO DEI GOVERNANTI DEI PRIMI DEL 900 ALL’ASSENZA DEI POLITICI DEI PRIMI ANNI DEL 2000.

Ci incanta, ci affascina sempre! Anche quando è chiuso là nel lamione. E’ il carisma del Carro Trionfale di Maria SS di Sovereto.
Nelle viuzze del nostro centro storico, nelle botteghe, nei negozi. Tutti, si chiedono: come sarà quest’anno? Sarà come sempre.
Chi scrive è certo che sarà meno uguale a quello vissuto un secolo fa per i seguenti motivi.
Incuriosisce, anzi stupisce, il ritrovamento dell’immagine del nostro carro su una rivista di 109 anni fa. Quanta visibilità veniva data al nostro maestoso Carro Trionfale impaginando una foto della festa nel maggio 1908 insieme ad articoli importanti come quello corredato dalla foto del ministro della guerra, l’allora senatore Casana, e delle celebrazioni inaugurali del Palazzo dell’Agricoltura a villa Borghese in Roma col Re Vittorio Emanuele III di Savoia.
Un secolo fa, la nostra Festa Maggiore, celebrata in onore di Maria SS di Sovereto, veniva pubblicata sulle riviste più importanti come “La Domenica del Corriere” all’interno de “il Corriere della Sera”.  Oggi, purtroppo, sfugge a molti, ma non a noi, che tutto rimane qui, nel nostro orto, come vogliono tutti quelli che vogliono che vada cosi. “Se vogliamo che tutto cambi, è bene che tutto rimanga così com’è”: parafrasando l’illustre Tomasi di Lampedusa ai tempi del Risorgimento, potremmo dire che il pensiero umano e non solo quello non ha subito un’opportuna evoluzione!
Lo sforzo di personaggi illustri come don Gaetano Valente, l’arch. Gargano e di una modesta Associazione di pochi appassionati non è per nulla messa in risalto se non quando, in estate, si apre sempre lo stesso sipario sullo stesso scenario. Stessi attori, stessi sorrisi e, oggi, come direbbe qualcuno…stessi selfie.
100 anni fa i mecenati promotori di simili articoli erano signori della caratura come: La Contessa lannuzzi Amati Cellere piena di brio ed eleganza fiorentina, la gentile signora Bovio, là simpaticissima coppia Sylos Labini, l’avvenente signora del cav. Domenico de Gemmis sempre fresca e sorridente la distintissima signora Marinelli Cassano con la sig.na Marina Bovio, Lucrezia e Anna Sylos Labini legiadri fiori dell’aristocratica Bitonto. E fra gli uomini: Iannuzzi, de  Gemmis, Marinelli Sylos Labini, principe Frasso Dentice, il nostro Tommaso de Gemmis e altri da ricercare.
Tutto ciò è reperibile e verificabile in qualsiasi momento, attraverso una rapida e mirata indagine in appositi archivi.
Oggi, invece, un paio di giornali mensili locali menziona l’evento per prassi, catalogandolo tra i tanti riti celebrativi che scandiscono l’estate terlizzese. Nonostante i mezzi informativi si siano centuplicati nel tempo e abbiano facilitato la diffusione di notizie di ogni sorta, un trafiletto basta e avanza a ricordare l’evento Festa Maggiore.
Sembrano relegati a meri voli pindarici i tentativi dell’Associazione Festa Maggiore che tante volte ha chiesto a gran voce una partecipazione non solo emotiva, ma fattiva di tutta la comunità terlizzese e di tutti i politici per concretizzare la richiesta finalizzata a creare una Fondazione, senza fini di lucro, che consenta la giusta visibilità alla nostra festa. Si rammenta a tal proposito la delibera del consiglio comunale del 3 marzo 2015 che ha conseguito 11 voti favorevoli e 3 astenuti.
Eppure tutto tace. Saremo svegliati sicuramente dal festoso risuonare di fuochi e campane nel dì di festa, ma inevitabilmente il sottoscritto e non solo tornerà a casa mesto sapendo che la rappresentazione è terminata e che altre repliche seguiranno negli anni a venire. “Ai posteri l’ardua sentenza”.

girolamo de bartolo

 

Citazioni da:  La Domenica del Corriere del 24-31 Maggio 1908
Pubblicato a Milano ogni domenica l’inserto per gli abbonati de “il Corriere della Sera”. Abbonamento annuale Lire 5 nel Regno costo della rivista Centesimi 10. Abbonamento annuale Lire 10 all’estero. Anno X – N 21.
Pag. 8: Il maestoso carro per il trasporto della Madonna di Sovereto che ha luogo con grandi feste oggi, 24, a Terlizzi (Bari).
Nella stessa pagina Il nostro ministro della guerra (senatore Casana)
NUOVI EDIFICI – Il palazzo dell’Istituto d’Agricoltura inaugurati dal Re.

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